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Plethora of Hope di Florenzo Hiäät

Un ep nato durante il lockdown dai suoni psichedelici, fa entrare in trance e allo stesso tempo emoziona.

E’ composto da atre brani: Plethora of hope, Evolution e Sleepless. L’ultimo è sicuramente il brano più dance di tutto l’ep.

Tre composizioni distinte di chi la musica sa cos’è. Molto curiosa la copertina, sicuramente potrebbe essere uno degli artisti che in qualche club sarebbe capace di farci volare.

 

 

Ciao, parlaci del tuo progetto musicale. Quando è iniziato?

Ho iniziato a fare musica probabilmente quando avevo circa 17 anni. È stata una cosa nata come un modo per cercare di tradurre le mie emozioni in astrazione musicale: all’inizio, ovviamente, non conoscevo nemmeno EQing, Panning, Mixing, Mastering e tutto il resto. Si trattava semplicemente di iniziare qualcosa di nuovo e di coprirmi di eccitazione davanti alle prime tracce pensando che suonassero bene (ride). In seguito è diventato qualcosa di molto più significativo e, come tutti, imparo e perfeziono costantemente il mio suono nelle diverse fasi della mia vita.

Cosa ci dici del tuo ultimo disco? Ci racconti qualche dettaglio importante

Il mio ultimo disco, “Plethora of Hope”, è nato dal periodo di isolamento. In origine doveva essere pubblicato molto prima, ma ero un po’ titubante. Ho ascoltato i brani così tante volte e credo che (è un problema per molti produttori), quando cerchi sempre di aggiungere qualcosa per far suonare i tuoi brani perfetti, li ascolti così tante volte che non sai nemmeno più come li senti da una prospettiva imparziale, che è il motivo di questa sensazione.
L’EP prefigura uno sviluppo per spingere il mio spettro musicale verso un suono molto più potente rispetto alle mie uscite precedenti. Come si può percepire in quasi tutte le mie produzioni, l’aura malinconica c’è, c’era e ci sarà ancora in tutto ciò che produrrò, anche se credo di amare un po’ di dramma nelle mie tracce (ride), ma c’è un lato della techno che ho cercato di accentuare un po’ allo stesso tempo.

E i tuoi riferimenti musicali? Artist e progetti musicali che ami

I miei riferimenti musicali saranno sempre i Depeche Mode, Michael Jackson, Talk Talk e Moby. Sono le icone che mi hanno avvicinato alla musica, le ispirazioni che mi spingono a fare sempre meglio.
Allo stesso tempo ascolto molti artisti di musica elettronica contemporanea, ma la lista da scorrere è enorme. Da una rapida riflessione, posso dirti, ad esempio, che amo assolutamente Adriatique, Stephan Bodzin, Bicep, Rufus Du Sol, Paul Kalkbrenner, Prince Of Denmark……..

I tuoi 5 migliori album?

Moby – Play (Album)
Michael Jackson – Thriller (Album)
Depeche Mode – Violator (Album)
Bicep – Isles (Album)
Prince Of Denmark – 8 (Album)

 

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