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Ponee ci racconta il suo nuovo singolo Battuta/Bazooka

Ponee è il principale alter ego musicale di Antonio Schiano, che si contorce tra ulteriori mutevoli personalità: event manager, dj, autore per sé e per altr*. Ponee è però quella verità più nascosta, sommersa tra i pensieri, in bilico tra il reale e l’immaginato; un modo per raccontarsi senza i filtri della quotidianità più superficiale. Esordisce con il primo singolo “Excalibur” nella primavera del 2020, poi un Ep di 5 tracce in multi-color, poi la scelta di camminare su nuove strade, con il supporto e il sapore della propria realtà Caramello che, contemporaneamente, muove i primi passi verso il proprio concetto di creatività a 360 gradi; ovunque ci sia musica.

Oggi pubblica il suo nuovo singolo Battuta/Bazzoka ed ecco cosa ci ha raccontato!

  1. Che cos’è Caramello e perchè si lega anche al tuo progetto? 

Caramello è la realtà creativa che ho creato con Nico Posenato, già mio socio su tante altre cose tra cui APE MILANO in primis, in perfetto tempismo con i vari disagi legati al mondo eventi che la pandemia ha portato, tra le altre problematiche ovviamente. Attorno a Settembre 2020, quando c’è stata una falsissima ripresa, abbiamo pensato di buttarci anche in qualcosa che fosse totalmente nostro e che, con il tempo, potesse prendere più strade e più forme, ovunque ci fosse musica. E’ nata, e sta continuando ora, soprattutto con la realizzazione di eventi, concerti, showcase e diversi format dal vivo; con Ponee fa/facciamo il primo passo nell’affiancare un progetto musicale sotto altri aspetti, tra cui la direzione artistica e il management. Ci piacerebbe sempre più creare una sinergia con i progetti con cui collaboriamo, tessendo il filo che, a nostro parere, deve tenere legato il mondo della musica distribuita negli store e delle playlist alla sua esecuzione dal vivo.

  1. Ma questa svolta pop? 

In realtà non è che prima facessi musica sperimentale per salotti di   pochi finissimi audio-fili; sicuramente sono sempre stato affascinato dalla potenza di melodie dirette, senza rinunciare alla ricerca di una freschezza sonora, ecco. Diciamo che in questi nuovi lavori ho tentato di avvicinarmi di più alla forma “cantata” limitando le incursioni “rap” presenti nei precedenti singoli, poi chissà ovviamente. Sto anche lottando con l’autotune, provando a ridurlo , pian piano, a quel tanto che basta per farmi sembrare intonato. Comunque quello che ti dico oggi vale per oggi eh; perché ho deciso di non schematizzare troppo e lasciarmi libero nella prateria della musica.

  1. Come hai iniziato a collaborare con Simone Manzotti e in che modo ha saputo influenzarti?

Io e Simo ci conoscevamo da APE nel parco, che è una associazione e un format di eventi con cui lavoro e durante i quali Simo faceva il fonico essendo lui una persona divina multi-forme e multitasking, per cui la prima connessione credo sia avvenuta così. Poi un giorno, parlando anche con Nico, ci era venuta l’idea di ri-arrangiare un brano assieme tra quelli che avevo in programma per il precedente EP e da lì è partito un pò tutto. Per completezza ti dico anche che sto continuando a collaborare con Jiz, il primissimo Producer di Ponee, e ci saranno tanti mondi da scoprire. Sicuramente con Simo però stiamo realizzando la maggior parte degli ultimi brani, quelli che verranno riuniti in un lavoro unico tra un pò, e questo ha dato una svolta nelle scelte abbastanza evidente; una su tutte il fatto che ci siano molti più elementi “suonati” da lui all’interno dei singoli. Diciamo che io ci metto umilmente la voce e lui ci costruisce attorno una carrozzeria lucente.

  1. Cosa puoi anticiparci del tuo nuovo disco in arrivo? 

Ti darei delle info davvero tanto generiche perchè, sebbene abbia già diversi brani pronti e idee a riguardo, mi piace pensare di potere seguire quello che accadrà con i singoli, senza vincoli di tempo e con la libertà di cambiare in corsa. Che vuol dire un po’ tutto e un po’ niente ma lasciamo il mistero dai; quel che so è che ci saranno ancora diversi pezzi del puzzle prima dell’immagine completa in arrivo; con forme e sfumature diverse tra loro ma che si incastreranno in un lavoro più compatto, o almeno ci si prova.

  1. Com’è Milano ora che sembra ricominciato tutto?  

Non lo so se davvero mi sembra ricominciato tutto eh. Io son sempre stato un inguaribile amante del mondo della notte, dalle serate di locali surreali in cui ti aspetti che prenda il microfono Umberto Smaila, fino a quelle in qualche club improvvisato senza luce con le pozzanghere a terra che riflettono la tua faccia poco sana, a 130bpm alle 06 del mattino. Però devo dire che, nonostante l’effettiva possibilità di partecipare a entrambe, sento un pò di appiattimento nel viverle e in chi le vive; vedo un entusiasmo ancora un pò spaesato. Non so come spiegare ma il “fermento” ha un sapore diverso, che non capisco se sia dato da una papilla gustativa malridotta per l’età che avanza o per quello che il covid ha portato e ancora lascia in noi.

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