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problemidifase ci racconta il suo primo singolo “Porta Vescovo”

Esce giovedì 25 novembre 2021 Porta Vescovo, il singolo di debutto di problemidifase, il nuovo progetto musicale di Samuele Zenti: un contenitore di immagini del periodo post adolescenziale, un nuovo capitolo che si compone con i messaggi importanti salvati su WhatsApp, un brano che suona come un feat tra i Massive Attack e Niccolò Fabi, chiusi in una cameretta. Pronti per questo viaggio?

Noi sì, e lo abbiamo incontrato per fargli qualche domanda.

 

Esiste una scena a Verona? Chi ne fa parte?

Ciao ragazzi! Grazie per le domande.
Secondo me la scena veronese esiste ed è molto variegata, piena di bravi artisti e musicisti. Bazzico questa città da troppo poco tempo per averla vissuta a pieno (in realtà abito in provincia e solo due anni fa ho cominciato a conoscere più gente del centro) ma da quel che so, gli artisti veronesi hanno sempre fatto fatica a trovare pubblico fuori dalle proprie mura. Gli unici un po’ più conosciuti sono quelli che sono andati a vivere a Milano o comunque fuori Verona (Any Other, Plastica).
Ho cominciato ad avvicinarmi alla “scena” veronese grazie a Laurino, cantautore e produttore molto talentuoso con cui è nata una bella amicizia e con cui ho collaborato per dei progetti precedenti a problemidifase. Da qui è partita una serie di conoscenze: citerei Anna e L’Appartamento (mia attuale insegnante di canto che ha appena rilasciato un disco davvero bello e intenso), Elvira Caobelli, Anna Bassy, Federico Secondomè, La Ragazza dello Sputnik… ce ne sarebbero tanti altri, e non abbiamo neanche cominciato a nominare i gruppi.

Siamo nuovi a Verona, dove ci porti?

Sicuramente vi farei fare un giro a Castel San Pietro, dal quale si vede tutta la città dall’alto e per arrivarci si vede il mio scorcio preferito di Verona, ossia Ponte Pietra visto dalla zona del Teatro Romano, con le case dietro.
Se siete appassionati di musica, ora come ora vi porterei invece all’Enoteca Altrove, dove ogni giovedì c’è la Jam Session alla quale c’è sempre un clima di festa. Ultimamente sto conoscendo sempre più musicisti e belle persone in quel locale, sta diventando quasi una seconda casa.

Perchè il nome “problemidifase”?

È nato per caso qualche mese fa, da un messaggio che ho ricevuto su WhatsApp da parte di un mio amico.
Mi piace contrapporre l’idea di due forme d’onda che si cancellano a vicenda perché molto simili l’una all’altra (il fenomeno della fase acustica) ad alcune dinamiche di una relazione amorosa, per le quali ci si sente simili all’altra persona, ma quando poi si sta insieme ci si annulla, non ci si sente liberi di esprimersi a pieno, non si sta bene.

Quali sono stati i tuoi problemi di fase?

Penso di aver un po’ risposto nella domanda precedente hahah, ma oltre a questo, altri temi ricorrenti di problemidifase sono la paura di crescere e quella di sentirsi sbagliati.
In ogni caso, il nome del progetto serve anche a ricordarmi che ognuno di questi problemi è legato appunto ad una fase specifica della vita, e che come ogni fase, passerà e cambierà.

Puoi già anticiparci qualcosa dei tuoi prossimi singoli?

Posso solo dire che i prossimi pezzi saranno leggermente più cupi e più sognanti di Porta Vescovo. Saranno comunque dei singoli ballabili, ma ci saranno decisamente più influenze Emo e Dream Pop.

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