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Reason è il secondo singolo di Zanira – leggi l’intervista

Reason è la prima canzone che ho scritto. È nata da un’improvvisazione di beatbox e due cori cantati alla loopstation. Reason parla della fugacità di quei momenti di consapevolezza, in cui mi connetto con la mia parte più profonda, in cui tutto diventa improvvisamente più chiaro e piango, per l’emozione di ritrovarmi.

 

Ciao Zanira, Com’è nato il tuo progetto musicale?

Tutto è nato quando ho iniziato a seguire i seminari di improvvisazione vocale con Oskar Boldre. Mi sono innamorata delle Circle Song e ho deciso di comprare la migliore loopstation in circolazione per iniziare a fare circle songs “homemade“ senza dover aspettare tutte le volte il giorno del seminario. Le prime canzoni sono nate partendo da semplici cori cantati alla loop station, sui quali improvvisavo linee vocali in inglese inventato. Poi ho conosciuto Filippo e Matteo, due ragazzi che facevano parte di un collettivo di rapper in uno studio di registrazione sotto casa mia. L’entusiasmo che hanno mostrato quando hanno sentito le improvvisazioni, mi ha dato la forza di tramutare quelle melodie in parole. Da quel giorno ho iniziato a scrivere i primi testi e in quello studio abbiamo iniziato a registrare le mie prime canzoni.

 

Rispetto al  tuo modo di creare musica, come ti approcci alla scrittura di un testo? come nasce un tuo brano?

I primi brani che ho scritto sono nati da improvvisazioni vocali alla Loopstation che poi fissavo e vestivo con un testo. Inizialmente in inglese perché mi riusciva più semplice ma poi ho iniziato a scrivere in italiano. Gli ultimi brani in italiano sono nati invece partendo da un testo, scritto di getto sul mio taccuino o facendo esercizi di scrittura, che poi riadattavo su uno degli innumerevoli loop vocali memorizzati nella mia Loopstation.

 

 

 

Parlaci del tuo nuovo brano Reason, cosa ti ha ispirato nella scrittura?  

Penso che l’ispirazione sia come un animale selvatico che va un po’ addomesticato ma anche assecondato. Ho iniziato a scrivere quando ho scelto per un periodo di non lavorare, di dedicarmi del tempo per fermarmi e stare, stare anche nella frustrazione del non saper cosa fare e nella possibilità di sbagliare. Ed è proprio riuscendo a stare nella scomodità di quel vuoto dal quale cercavo sempre di scappare che poi sono nati i momenti di ispirazione che per giorni mi tenevano incollata alla loopstation o al pianoforte. Erano momenti liberatori e vitali in cui mi ritrovavo, in cui ascoltavo quello che avevo bisogno di dire e gli davo una forma.
Quali sono le caratteristiche che ti contraddistinguono dagli altri artisti?
Le sonorità e la scrittura possono essere comuni ad altri artisti. Forse la cosa che mi può contraddistinguere di più è l’uso quasi ossessivo della loopstation e la mia voce, che è solo mia e non può avere nessun altro.
Chi sei nella vita quotidiana e chi invece come artista?

Sono un’insegnante di scuola media la mattina e un’artista che cerca di tenere insieme tutti i pezzi il pomeriggio

 

 

Note biografiche

Zanira, nome d’arte di Irene Zanovello, cantante e autrice di origini varesine classe 1990. Nasce come flautista classica e dall’età di 18 anni, per diversi anni sperimenta la sua versatilità vocale dal canto classico al jazz. Dal 2018 al 2020 segue i seminari d’improvvisazione vocale tenuti da Oskar Boldre, conquistando un posto nel suo coro Ancore d’Aria a Milano. Dal colpo di fulmine con le Circle Songs e dalle loopstation, nascono le sue prime canzoni. I primi due brani, scritti in inglese, sono stati prodotti dal musicista e produttore varesino Mattia Tavani, i successivi 5, in italiano, sono stati prodotti da RGB prisma. Il 15 Marzo 2022 è stato pubblicato il primo singolo “Qualcosa di più lento” (produzione RGB prisma). Il 12 Aprile è uscito il secondo singolo “Reason” (produzione Mattia Tavani) che anticiperà l’uscita del disco di esordio “Risvegli” a Maggio.

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