Regardez Moi, uscito il 24 novembre per Undamento, è l’album che segna l’esordio da solista del rapper bresciano Francesco Servidei, in arte Frah Quintale, ex componente della crew Fratelli Quintale.
Il disco presenta 10 tracce, di cui la metà erano già state pubblicate in anteprima nella playlist “Lungolinea” creata appositamente dall’artista su Spotify. Il genere è l’indie-rap che tanto sta spopolando in Italia, come dimostrano i successi a livello nazionale di Carl Brave x Franco126 e Coez: si tratta di un “cantautorap”, termine coniato da Dargen D’Amico per Dutch Nazari, autobiografico ed intimista nei testi, ma che nelle sonorità tende più verso il nuovo pop italiano.
La produzione è stata affidata a Ceri, già in passato collaboratore di Coez. La copertina è un patchwork di fotografie scattate dal rapper nel suo girovagare tra Brescia e Milano mentre il titolo francese riporta l’opera dell’artista Filippo Minelli realizzata sulla cima di un lussuoso hotel vicino alla stazione di Brescia, mai entrato in funzione e diventato presto rifugio di senzatetto ed emarginati.
Tutti e 10 i brani dell’album sono caratterizzati da un sound molto orecchiabile, forse più pop che street, in cui i versi auto-ironici di Frah calzano a pennello: i testi del disco, nella quasi totalità, trattano di storie d’amore concluse male, ma le musiche inducono piacevolmente l’ascoltatore a metterle in loop.
I pezzi più interessanti del lavoro di Quintale sono rappresentati proprio dai singoli pubblicati in anteprima, ovvero 8 miliardi di persone, Nei treni la notte e Cratere, oltre alle piccola chicca Floppino. Nel complesso, il rapper ha realizzato un album davvero originale, proponendo un nuovo tipo di rap fresco e godibile.
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