St. Luca Spenish, con “Sensation” pubblica un disco hip hop di otto nuove tracce sperimentali
St. Luca Spenish, pseudonimo di Luca Spataro, producer classe ’82 noto nella scena hip hop per le sue collaborazioni con artisti del calibro di Noyz Narcos, Nex Cassel e tanti altri, ha deciso di pubblicare una raccolta di 8 brani strumentali dal titolo “Sensation“. L’abbiamo intervistato per saperne di più.
- Ciao Luca, benvenuto! “Sensation” è il tuo nuovo album, parlaci di come è nato questo progetto.
Ciao e grazie, era da un po’ di tempo che pensavo a questo disco ma in realtà non avevo mai trovato il tempo da dedicargli perché ero sempre impegnato con i dischi dei vari rapper. Un giorno ho deciso di concretizzare e mi sono chiuso in studio, sono state due settimane molto intense.
- “Sensation” è composto interamente da brani strumentali all’insegna della contaminazione di vari generi della black music, come mai questa scelta? E quali sono i principali generi musicali che hai miscelato in questo album?
Ho sempre ascoltato musica black, dal rap all’rnb, dal soul al funk, dal jazz al blues, dal reggae al gospel, ma ho anche ascoltato tanta musica elettronica. Non possiamo parlare di un genere ben preciso, ho voluto dare libero sfogo alla mia fantasia senza pormi vincoli, senza mettere i cosiddetti paletti.
- Sappiamo tutti che hai anche un lungo storico come producer per altri artisti. Che differenze vedi tra il produrre dischi per te stesso e per altri? Che tipo di approccio hai?
La differenza è che i dischi con gli altri sono sempre in condivisione, quindi a volte devi scendere a compromessi per far sì che il prodotto finale sia entusiasmante per entrambe le parti. Solitamente non ho uno schema quando inizio a lavorare, accendo le macchine o il pc e inizio a sentire un po’ di sample, poi inizio a strimpellare con la tastiera e da lì nasce tutto. Avviene tutto in maniera del tutto naturale.
- C’è qualche artista con cui ti piacerebbe collaborare ma non ti è ancora capitato? E fuori dall’ambito urban e nazionale?
Mi piacerebbe collaborare con Clementino e Marracash a livello nazionale, Jay-Z, Pusha-T, Puff Daddy e Wyclef Jean a livello internazionale.
Fuori dall’ambiente urban sarebbe un sogno lavorare con Santana.
Una cosa che mi piacerebbe fare, anche se per il momento è impossibile, è andare in America Latina e fare un disco con i musicisti di strada.
- Insieme a Simone Barbieri hai da poco fondato la label La Victoria Records, come nasce e cosa dobbiamo aspettarci da questa realtà?
Abbiamo fondato La Victoria Records lo scorso febbraio con l’intenzione di promuovere la nostra musica. Nel nostro roster ci sono artisti che stimo tantissimo sia come rapper che come persone e sono: Turi Moncada, Issel, Don Rizzo, Skinny Raise, Engeezo e No Wordz che usciranno con i loro dischi a breve. Vi consiglio di seguire la pagina de La Victoria per rimanere sintonizzati con le uscite.
“Questo è solo il primo progetto di una saga. Voglio cimentarmi sempre più nei dischi strumentali, voglio percorrere un percorso parallelo al rap. Ho bisogno di fare musica che non necessiti obbligatoriamente di un cantato o di un rappato, e SENSATION ne è la testimonianza”.
Ascolta qui il disco:
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