I sentimenti quotidiani, quelli con cui ci si ritrova a fare i conti tutti sono i più complicati da raccontare, perchè per lo più ci si ritrova ad attraversare territori banali, con tutte quelle parole come cuore, amore, solitudine che non fanno che infestare tutte le più comuni playlist di cantautorato. Sfido chiunque a scrivere d’amore senza usare la parole “amore”, a descrivere una crisi esistenziale senza risultare melodrammatici, a scrivere una canzone pop nel 2021 (anno di uscita del primo album di Anna e L’Appartamento). E in questo la cantautrice Anastasia Brugnoli è un piccolo genietto: il suo primo disco pubblicato a novembre è un concentrato di nostalgie, momenti di quiete mattutina, canzoni romantiche senza fiori e film proiettati sul muro.
Un disco che svela, racchiude e racconta le persone e i sentimenti quotidiani della cantautrice: un’autobiografia sfacciatamente pop dedicata a tutti i sognatori e ultimi romantici racchiusi nei propri appartamenti. Un disco che Anna descrive così: una versione in paillettes e synth della vita di tutti i giorni. Da vero disco pop, da cantare sotto la doccia. E mai come in questi momenti virali e post pandemici abbiamo bisogno di questo, di essere meravigliosi anche in pigiama, di essere sentimentali anche come quando non ci sentiamo dentro a un film, e non sentirete forzato tutto l’amore del mondo, in ogni serie e in canzone, dopo essere entrati nel mondo di Anna e L’Appartamento. Nove brani sinceri, di quelle frasi e parole che probabilmente avete messo insieme scritto almeno una volta sul vostro diario, senza mai avere il coraggio di tirarle fuori.
Anna e L’Appartamento (all’anagrafe Anastasia Brugnoli) è una cantautrice veronese classe 1991. Canta qualunque cosa le passi per la testa da che ne ha memoria. Dappertutto. Sempre. Crescendo, ha messo mani su un violino prima; poi ha incontrato il pianoforte e ha scoperto che con quello ci si poteva pure aiutare per scrivere le canzoni e dare forma alle proprie idee. E con questo disco di debutto Anna e L’Appartamento ci ha fatto entrare in un mondo fatto di utensili, libri, piante, amore, film, litigate e rappacificazioni, un mondo comune da quarantena che in pochi hanno saputo mostrarci sinora, non così limpido e semplice. Fa freddo fuori in particolare è un piccolo manifesto per tutti i sognatori che, nonostante i trambusti degli ultimi due anni, hanno resistito, e coi mattoni di emozioni che si accumulano, gli stessi descritti da Anastasia, ci hanno costruito una casa bellissima dove rifugiarsi. Benvenuti nell’appartamento di Anna!
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