Simone Berti ci sorprende con “Coincidenze Viola”! Un brano che non solo si allontana dalle sue sonorità precedenti, ma che esplora a fondo le emozioni più complesse e intime dell’artista. È una traccia che, a primo ascolto, colpisce per la sua immediatezza, ma che rivela una profondità emotiva straordinaria quando ci si immerge nei suoi dettagli. Berti si mette completamente in gioco, lasciando cadere ogni barriera e aprendo al pubblico il suo mondo interiore, fatto di desideri, paure e una vulnerabilità disarmante.
La vera forza di “Coincidenze Viola” risiede nella sua sincerità. Simone Berti non nasconde nulla: il brano è una finestra aperta sulle sue insicurezze e sui suoi sogni più privati. In un mondo musicale dove spesso si mascherano le emozioni dietro facciate costruite, Berti si espone senza filtri, rendendosi vulnerabile davanti ai suoi ascoltatori. Questa scelta lo eleva artisticamente, perché dimostra una maturità emotiva rara, una capacità di parlare delle proprie fragilità senza paura di mostrarsi imperfetto.
Non si tratta solo di un cambio stilistico; “Coincidenze Viola” è un passo importante nel percorso personale di Berti. Con questo brano, l’artista abbandona l’immagine rassicurante del “ragazzo dolce” che lo accompagnava, esplorando un lato più complesso, persino oscuro, di sé stesso. La sua dichiarazione che questo brano “lo ha emancipato” non è solo una frase a effetto, ma una verità palpabile: Berti si libera delle aspettative esterne e dei confini che si era autoimposto, trovando nella musica un nuovo mezzo per esprimere la sua autenticità.
Il risultato è un pezzo che non si limita a sfidare l’ascoltatore a livello musicale, ma che coinvolge emotivamente. È un invito a esplorare con lui quei momenti di incertezza e di speranza che si vivono dopo un incontro importante, quando la mente corre avanti, immaginando futuri possibili. “Coincidenze Viola” è una riflessione intima e profonda, che tocca corde universali, facendoci rispecchiare nelle esperienze di Berti.
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