Veloce, diretta e schietta -non solo musicalmente- Sono un casino è «la confessione scritta di una coscienza bipolare, un’ammissione arresa, resa davanti allo specchio, di quanto l’io non sia affatto, per dirla come Freud, “padrone in casa propria”», come spiega Rocco Arienti, chitarrista del gruppo e autore dei testi. La canzone rappresenta quindi una sorta di confessiore, nella quale l’apparente catarsi finale porta con sé lo stesso “bastimento carico carico di autoindulgenza” che autodenunciava all’inizio, suggellando ironicamente il definitivo trionfo di quell’io polarizzato, manicheo e inafferrabile che da solo “ripara e rovina” e che di ciò, da solo, si accusa e si assolve.
https://open.spotify.com/intl-it/track/2SnlaLfwQR0fQVXaCoevja?si=1bafc3e9c378438a
I Vintage Violence saranno in tour nelle prossime settimane:
2 febbraio @ Traffic Live, Roma **con Calzeeni e Monolite**
3 febbraio @ B26, Poggibonsi (SI)
10 febbraio @ Circolo Gagarin, Busto Arsizio (VA) **con Sklem**
16 febbraio @ Spazio 211, Torino **con Flying Disk**
24 febbraio @ Revolution Club, Colceresa (VI)
1 marzo @ Mercato Sonato, Bologna
15 marzo @ Legend Club, Milano
Franco Cassinelli (seconda chitarra e synth)
Produzione artistica di Rocco Arienti
Registrato, mixato e masterizzato da Lorenzo Monti allo Yard Audio Studio
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