The Ingeniis pubblica il suo nuovo singolo Le cose che ti vorrei dire, fuori su tutte le piattaforme digitali
‘Le cose che ti vorrei dire’ è una ballata malinconica, che descrive l’incertezza e le angosce derivate da un amore non corrisposto. Parla di un cuore perso tra mille emozioni contrastanti, che dominano il nostro stato d’animo, anche quando sappiamo che tutto sta per arrivare alla fine.
Ciao Matteo, raccontaci un po’ com’è nato il tuo progetto musicale?
Il mio progetto è nato casualmente (o forse no). Sentivo il bisogno di esprimere le mie emozioni durante un momento di fragilità e ho iniziato a comporre e a raccontare quello che stavo provando in quel momento. Solo qualche tempo dopo, ho deciso di lavorarci su seriamente e in maniera professionale.
Rispetto al tuo modo di creare musica, come ti approcci alla scrittura di un testo? come nasce un tuo brano?
Può nascere in diversi modi. Molto spesso compongo la melodia e canticchiandoci su ci sono alcune parole che mi ispirano tutto il resto, così lascio parlare l’inconscio. Altre volte so esattamente da cosa partire e racconto quello che sento in quel preciso istante.
Parlaci del tuo nuovo brano Le cose che ti vorrei dire, cosa ti ha ispirato nella scrittura?
Il brano è stato ispirato da un amore non corrisposto, ma allo stesso tempo parla soprattutto del caos che avevo dentro in quel momento e del mio modo di approcciarmi alle delusioni.
Quali sono le tue influenze musicali? Quali i tuoi artisti di riferimenti?
La mia musica e la mia vita sono influenzate da tanti artisti, tutti molto diversi tra loro: dall’indie di Levante e Tommaso Paradiso, al rock di Paola Turci e dei Cranberries, al Marocco pop di Mahmood, al pop italiano di Francesca Michielin e di Cesare Cremonini, fino al pop internazionale di Britney e di Madonna. Ogni cosa che io abbia ascoltato da piccolo o da grande è parte di me e mi influenza ovviamente quando scrivo o compongo.
Chi sei nella vita quotidiana e chi invece come artista?
Nella vita e nella musica sono un grande ottimista, vedo sempre il bicchiere mezzo pieno. Nelle mie canzoni c’è spesso un velo di tristezza, ma quasi sempre finisco per dirmi che ce la farò e starò meglio dopo. Non è questione di lieto fine, riflettono davvero il mio carattere.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sicuramente pubblicare il mio primo EP, girare il mio secondo video e fare concerti per far conoscere il più possibile la mia musica. Non c’è soddisfazione più grande. E poi chissà, fino a due anni fa non sapevo nemmeno di saper comporre, tra due anni vi farò sapere dove sarò!
Note biografiche
Matteo De Ingeniis nasce a Pescara e dopo varie peripezie arriva a 22 anni in Francia, per via degli studi. (Ok ora torno alla prima persona.) Dopo aver studiato recitazione e danza, ho iniziato a prendere corsi di canto, che mi hanno portato poi, molto più tardi, a imparare a suonare la chitarra da autodidatta solo due anni fa. E così sono arrivati anche i miei brani.
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