É uscito venerdì 20 gennaio 2023 “Lo farei“, il nuovo singolo di Torchio, fuori su tutte le piattaforme digitali per Ohimeme (www.ohimeme.com). Il brano snoda la storia di un adolescente che viveva i propri tormenti immaginando le ballads che avrebbe voluto cantare, ed è influenzato dalle “Murder Ballads” di Nick Cave, del 1996. Una canzone insolitamente intima e diretta per Torchio, che si avvale della collaborazione di Andrea Manuelli al piano distorto e Sebastiano De Gennaro (Calibro 35, Baustelle, Silvestri, Capossela…) alle percussioni, rumori ed atmosfere.
Ne abbiamo parlato con lui, partendo dal suo periodo di assenza e dal suo rapporto con Ohimeme. Curiosi?
Ti avevamo lasciato con la pubblicazione di un disco. Cos’è successo nel frattempo? E quale pensi possa essere il vantaggio di pubblicare nuovi singoli (piuttosto che album o EP)?
Ciao, l’album “non vi appartengo” prosegue tutt’ora il proprio viaggio con concerti, showcase e la pubblicazione anche in vinile. Presto uscirà anche il nuovo Ep di inediti ma nel frattempo abbiamo deciso di pubblicare la mia reinterpretazione di “Io che amo solo te” (2022), capolavoro di Sergio Endrigo ed il singolo “Lo Farei” uscito da pochissimi giorni. In realtà non ci siamo mossi in funzione di particolari strategie, c’era semplicemente il bisogno di lasciare spazio alle canzoni, di farle ascoltare. Penso che gli album e gli Ep non debbano essere una semplice raccolta di singoli, bensi lavori costituiti da piu’ canzoni che in qualche modo si incontrano per raccontare progetti più ampi.
Come è iniziato il tuo rapporto con Ohimeme? E qual è il ruolo di un’etichetta discografica nel 2023?
Con Luca Grossi di Ohimeme esisteva un rapporto di stima reciproca, creatosi fra gli incontri ai concerti e le lunghe chiaccherate . Probabilmente è stata un’ evoluzione naturale quella di ritrovarsi a lavorare insieme. Il ruolo delle etichette discografiche in questa epoca veloce a mio avviso rimane fondamentale e proprio perchè tutto si modifica rapidamente bisogna collaborare con chi per mestiere deve guardare ampio, non per seguire mode o idee omologabili, semmai per ribadire chi siamo, facendolo con consapevolezza.
Quale messaggio hai voluto condividere con “Lo farei”, il tuo nuovo singolo? A chi può essere utile questo brano, e in quale punto della sua vita?
Era una piccola poesia che ho sempre portato con me. Ho fatto pace da tempo con il mio lato tormentato e autodistruttivo cosi è cresciuto il bisogno di ricantarla la mia canzone anacronistica ed attuale, del resto anche gli amori vivono di ossimori. “Lo farei” non é però soltanto una canzone d’amore, era ed è una richiesta di comprensione. Assurdo quanto ci si possa sentire soli quando si é ragazzi e l’esistenza é pervasa da energie contrastanti. Penso agli adolescenti di ieri come a quelli di oggi ed agli adulti che hanno smesso di ascoltare, di sognare invece di imparare a farne buon uso.
Questo pezzo lo hai scritto a 14 anni ma vede la luce solo ora. Come mai ci hai messo così tanto tempo a pubblicarla?
Una piccola poesia che amo e che aveva iniziato il proprio viaggio anni fa è diventata una canzone, dapprima nei concerti, a volte anche con una veste rock, poi in una forma più intimista. Abbiamo infatti deciso di pubblicarla con il solo utilizzo di un pianoforte distorto e delle percussioni e rumorismi a muoversi intorno alla voce.
Cosa puoi anticiparci dei tuoi piani del 2023?
Ci sono e ci saranno i concerti, la pubblicazione del nuovo Ep che è praticamente pronto e la pubblicazione dei nuovi videoclip, compreso “Lo farei”. Con Ohimeme ci piace tenerci impegnati. Ciao e presto.
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