Ecco l’Intervista a Leonardo Sanzò di Tutte le cose Inutili: “il duo 27enne che fa cantautorato punk”
E’ da tantissimo tempo che seguiamo “Tutte le Cose Inutili” il duo proveniente da Prato composto da Leonardo Sanzò e da Francesco Meo Meucci, incluse le svariate volte che ci siamo incontrati nel parterre in occasione di alcuni concerti. Un duo rappresenta il cantautorato punk odierno. Il loro progetto nasce nel 2011 dove esordiscono con “mi chiedevi com’era avere ventunanni per un anno nel ventunesimo secolo“. Con alle spalle due album autoprodotti e alcuni libri, qualche giorno fa, iè arrivata l’ufficialità della collaborazione con l’etichetta Black Candy records e dell’uscita del nuovo album Non ti Preoccupare prevista per il 26 Gennaio. Noi eravamo curiosissimi di saperne di più sul loro progetto, così che abbiamo voluto intervistare i diretti interessati. Ecco cosa ci ha raccontato Leonardo (Leo) voce della band.
Prima di tutto grazie Leonardo per averci dedicato un po’ del tuo tempo, noi non vedevamo l’ora di saperne di più sul progetto. Inizierei da una curiosità personale, il nome del vostro duo “ tutte le cose inutili”. Come nasce questo nome? E da dove è partito il tuo progetto insieme a Francesco? Avete mai pensato o pensate, in futuro magari, di aggiungere altri componenti al gruppo?
“Tutte le cose inutili sono i temporali infiniti attraverso il quale cammini, calmo, vestito e bagnato da una bella notizia, sono quei momenti in cui si parla d’amore a costo di sembrare ridicoli, sono i dettagli su cui ti soffermi quando gli altri passano oltre. In fin dei conti Tutte le cose inutili sono le parole di Leo, che per qualche strano motivo sono diventate delle canzoni, e l’incontro con Meo, che gli ha regalato tutta la sua forza. Sono un duo 27enne che fa cantautorato punk.”
Quali sono le tue influenze musicali, il tuo stile ricorda un po’ Dente, un po’ i Diaframma. Come nascono le tue canzoni e in che genere musicale senti di poterti collocare sentendoti maggiormente a tuo agio? C’è qualche canzone al quale siete più legati?
“Penso che ciò che ascolti entri anche senza volerlo nella tua testa. Si lega ai tuoi pensieri, a volte li modifica per sempre, a volte ne sfuma i contorni. Detto questo, puoi sentirci Le Luci della Centrale Elettrica, i Diaframma, The Zen Circus, ma ciò che importa davvero è che sia un qualcosa di tuo, e solo tuo. Che sia qualcosa di originale, e non un insieme di pezzi di altri scelti ad hoc. Le parole che cantiamo siamo noi, le nostre vite, e quello che suoniamo è ciò che ci è arrivato dalla testa alla chitarra, con tutte le sue imperfezioni. Le canzoni nascono quando vogliono loro; come un animale selvatico nascosto nella tana, più cerchi di farlo venire fuori e più lui si rintana.”
Fino a qualche mese fa, ancora non avevate una etichetta alle vostre spalle, ma vi siete prodotti due dischi da soli, e tantissimi concerti, adesso l’ufficialità con— Black candy records— stessa etichetta che ha prodotto tanti altri dischi tra i quai FYBC, Il disordine delle cose. Com’è nata la collaborazione? Siete contenti di aver raggiunto questo traguardo importantissimo per un musicista?
“L’incontro con Black Candy è nato come tutte le cose belle, casualmente e senza nessuna aspettativa. Siamo andati a registrare al loro studio con l’idea di fare un altro disco autoprodotto. Finito di registrare ci siamo stretti al mano per il lavoro andato molto bene. Una settimana dopo ci scrivono Leonardo e Lorenzo, hanno sentito il disco e pensano che possa essere un album da Black Candy. Da quel momento ci siamo subito sentiti parte di una famiglia, piena di passione e di professionalità. Penso e spero che abbiano notato l’anima che infiliamo dentro ogni nostra giornata “inutile”.”
Raccontaci un po’ del nuovo album, sarebbe il vostro primo lavoro con un’etichetta: come si chiama e quando uscirà se ti va di spoilerare qualche anteprima a proposito?
Il nuovo disco si chiama “Non ti preoccupare” e uscirà ufficialmente per Black Candy il 26 Gennaio in formato fisico e su tutti gli store online. Buzz Supreme curerà l’ufficio stampa e Warner Chapell gestirà le edizioni. Già prima di fine anno potrete ascoltare il primo singolo con il relativo video, la data la saprete a breve, e nelle prossime settimane vi sveleremo piano piano altre novità, la copertina, i testi, e come e quando partirà il preorder.
Dopo l’uscita dell’album inizierete il tour, avete già qualche data fissata?
“Suonare questo disco live è per noi la priorità, le prime date le renderemo pubbliche prima di partire per i concerti. Vorremo toccare tutta la penisola, toccare punti dove non siamo mai stati, e tornare dai vecchi amici, sperando di trovarne sempre di nuovi. Questo è un disco suonato che ha bisogno e voglia di essere suonato; noi e la nostra musica siamo nati per questo. Lo dimostrano 170 concerti in pochissimi anni. Non suoniamo da Maggio quando abbiamo condiviso il palco coi Gazebo Penguins, abbiamo occupato questo tempo rendendo questo disco bellissimo, adesso ci attendono le strade e i palchi.”
Ultima domanda: che progetti avete per il futuro e come vi vedete tra qualche anno?
Tutte Le Cose Inutili sono un terreno florido di idee, sto pensando di cominciare un nuovo libro, Meo ha un’idea stupenda riguardo alle foto, e poi ci sono i concerti che, sperando che il disco piaccia, ci terranno occupati il più possibile. Vogliamo goderci adesso “Non ti preoccupare”, è stato un lavoro duro e lungo che non avevamo mai fatto, vogliamo goderne i frutti col sorriso di chi sa di aver messo tutta la sua passione, le sue idee, il suo sudore dentro questo piccolo tesoro.
(Una foto scattata a Leonardo durante il live di Iosonouncane per il tutto molto bello)
Intervista a cura di Emanuela Mereu(Baamsdeon)
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