#TuttiHowExperience: esperienze di ordinaria e parterriana follia
Zelda e il biglietto per il Joanne World Tour
Un articolo a cura di Letizia Puggioni
Quella che sto per raccontarvi non è una storia adatta ai deboli di cuore, quindi se le situazioni di parterriana follia vi disturbano vi consiglio vivamente di interrompere qui la lettura.
Non ho foto del concerto, perchè… capirete l’epilogo.
C’era una volta, in un regno non molto lontano, una fanciulla di nome Zelda. Correva l’anno Domini 2017 e il caldo imperversava sulla sua cittadella di mare. Giugno era appena iniziato ma l’afa già non dava più tregua ad abitanti e turisti che affollavano le vie del centro. “Che bello!” direte voi “tutti al in spiaggia a lanciarci in acqua e poi tutti in centro a berci lo spritz e poi al porto a prenderci il gelato”, “nu gazzu” (espressione dialettale che indica un forte scontento\disaccordo) vi rispondo io.. narratore ASSOLUTAMENTE super partes. Zelda non poteva andare in pineta a fare le foto per instragrammare forte, ma questo non le importava, lei era pronta e carica per superare questi tre mesi di sudore e pressione bassa a lavoro, conscia che alla fine del tunnel ci sarebbero state le sue agognate ferie ad aspettarla. Così iniziò a preparare tutto. A settembre sarebbe partita alla volta di Barcellona e avrebbe finalmente riabbracciato Richi, quel suo amico che non vedeva da due anni, e insieme si sarebbero goduti la città catalana ma soprattutto venerdì 22 Settembre sarebbero andati a vedere Lady Gaga al Palau San Jordi.
Deciso. Credici.
Zelda e l’acquisto del biglietto.
-Ri aiutami con il circuito.. online non ci sto capendo niente. Ma lo becco su Ticketone? Non sto trovando una mazza. Tu dove l’hai comprato? Non hai capito che mi sta salendo l’ansia. Ma sicuro che il tuo collega il biglietto te lo vende? Sì ma scusa se lui al concerto non ci va perché te lo deve dare a prezzo maggiorato? No gua’ mi sto rompendo.. gua’ che lo prendo su Viagogo. Quindi te lo da a prezzo di vendita? Ok. Sì, dai, ti faccio un bonifico e me lo pigli te? Sicuro che me li puoi anticipare? Sisi in due giorni ti arrivano sicuro. Ti faccio il bonifico ora. Fammi sapere.-
Parterriani, secondo voi come si è evoluta la situazione? Esattamente. Il collega ha deciso che al concerto ci voleva andare e Zelda si è rivolta al nemico numero uno per le tasche dei parterriani disperati di tutto il mondo: i bagarini, o truffatori autorizzati. Scelta poco dignitosa, forse, ma necessaria per sedare l’ossessione. Ed ecco che qualche settimana dopo il biglietto del parterre era finalmente nelle sue mani e questo le aveva fatto dimenticare tutte le pene… Per ora.
Zelda e il dramma sulla linea L1.
Passano giorni, mesi e sudate e finalmente Zelda è in ferie. Quarto giorno a Barcellona e a quattro giorni dal concerto. La nostra eroina si sente proprio bene. E’ serena e le piace tanto il posto, c’era già stata quattro anni prima ma a questo turno si godeva ogni momento con uno spirito diverso. Per scaramanzia non aveva detto (quasi) a nessuno dello spettacolo ed era scaramanticamente immune da qualsiasi brutta sorpresa.
Erano le nove del mattino di lunedì 18 Settembre e la linea L1 la stava accompagnando in Plaça Catalunya. Apre Instragram per ingannare gli ultimi quattro minuti quando le appare davanti il post che ha sconvolto il web gettando nella disperazione tutti i Little Monsters europei: Lady Gaga rinvia le date del tour causa fibromialgia. WHAT? Dopo quattro minuti di panico il messaggio consolatore arriva da Richi che l’avvisa che la data non è stata cancellata ma che si dovrà aspettare poter sfruttare quel biglietto che già le aveva fatto maledire tutti gli Dei dell’Olimpo. Si raghy ‘ste cose accadono e sono legali, it’s realreal.. è stata dura anche per me scrivere di questa parte eh..
Zelda e l’epilogo.
A due mesi da quella corsa in metropolitana vengono annunciate le nuove date del tour: Lady Gaga al Palau San Jordi il 14 Gennaio 2018. Bene ma non benissimo. D’inverno si lavora molto e Ryanair vola per Barcellona solo tre volte a settimana. [inserire bestemmia a caso qui].
Affranta dalla sventurata coincidenza si rivolge nuovamente al suo aguzzino e piazza sul libero mercato il biglietto funesto nella speranza di recuperare almeno i soldi spesi. Le ritornano meno di tre quarti di quanto aveva investito, cifra che ha aumentato in maniera esponenziale la sua cocente delusione.
Questa fiaba non ha un lieto fine ma almeno la morale forse riusciamo a coglierla: i concerti son belli se si riesce a vederli, la vita fa schifo e la sfiga è sempre dietro l’angolo. Ah, e secondary ticketing merda.
What do you think?