“Rubble“, il nuovo EP di Kindread Project, uscito il 14 giugno, è un viaggio sonoro attraverso cinque tracce che esplorano la complessità dell’introspezione e dell’autoanalisi. Il lavoro è stato anticipato dal singolo “Silly Fears”, che ha già dato un assaggio del connubio tra IDM e Ambient che caratterizza l’intero EP.
Con “Rubble”, Kindread Project crea un paesaggio sonoro che invita l’ascoltatore a trovare una nuova fiducia nella vita quotidiana, anche in mezzo alle tempeste sociali del nostro tempo. È un invito a rifugiarsi nella gioia dei piccoli gesti: un’amicizia ritrovata, una voce familiare, il sorriso di una figlia, tutti elementi che illuminano l’oscurità del caos circostante. Le traiettorie sintetiche e i suoni artificiali ed esperimentali di “Rubble” conducono l’ascoltatore in una dimensione profonda e riflessiva. Le composizioni, delicate e sapientemente modellate, sono realizzate utilizzando i sintetizzatori di Kindread Project, il quale riesce a creare atmosfere avvolgenti e intime.
Questo progetto musicale nasce da sentimenti ben definiti e dall’esigenza di fare un bilancio della propria esistenza. Le tracce affrontano temi universali come il lavoro, la famiglia, i figli che crescono, le incertezze e la paura del futuro. C’è anche uno sguardo rivolto al presente, un presente in cui le cose non sempre vanno come si vorrebbe. I segnali che arrivano possono essere confusi e ambigui, ma è essenziale saperli cogliere per fare le scelte giuste.
“Rubble” è quindi un EP che non solo offre un’esperienza musicale avvolgente, ma anche uno spunto di riflessione sulla vita quotidiana e sulle emozioni che essa porta con sé. È un invito a guardare dentro di sé e a trovare la luce nei piccoli momenti di felicità, un’ode alla resilienza umana e alla capacità di trovare speranza nel caos.
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