In fondo al mondo è un brano metallico e irrequieto, dove gli Zona tessono melodie di ispirazione post-punk su un riffing di stampo stoner/hardcore. Uscire dai perimetri per creare qualcosa di personale: è questo il concetto di crossover per la band. L’urgenza sonora della canzone è rispecchiata dall’argomento trattato nel testo, che affronta la condizione terribile della solitudine, il guardarsi indietro per tirare le somme arrivati a un certo punto della vita di mezzo e del necessario supporto delle persone per uscirne.
Ma il nuovo singolo e il nuovo album non sono la sola novità in casa Zona: la band ha infatti reso disponibile per la prima volta in assoluto sulle piattaforme di streaming il proprio storico catalogo. Le registrazioni includono gli album Zona (1997), E.I.T. (1998) e il disco dal vivo Splattiparty (2000), lavori fondamentali per la storia del crossover italiano a cavallo del nuovo millennio e ora disponibili per tutti i fan della band e del genere.
https://open.spotify.com/intl-it/track/7t8jn2CmbCY31k3buQqyIt?si=2360f1a40dc04845
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https://www.youtube.com/watch?v=Db10CjoPROs
si autorizza utilizzo per trasmissione radiofonica
Compositori: Francesco Capasso, Marco Di Salvia, Luigi Modugno
Autore: Diego Quartara
Il genere proposto è una miscela di genuino hardcore/crossover arricchiti da un pungente cantato in italiano. Dal 1994 al 2000 gli Zona pubblicano due album in studio (per la Omar Gru di Omar Pedrini), uno dal vivo e partecipano a diverse compilation. L’attività live è molto intensa e li vede protagonisti in parecchi concerti e festival di settore su tutto il territorio nazionale. Dopo circa vent’anni di pausa che ha visto i vari componenti alle prese con altri progetti e collaborazioni, la band decide di ritornare a comporre materiale inedito grazie anche all’arrivo di due nuovi musicisti: Marco Di Salvia alla batteria (Yak, Node, Merkel Market, Pino Scotto, Edge of Forever, Hardline) e Luigi Modugno aka Lo Slavo (Yak, Merkel Market, Bultaco DC).
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