In passato sei stato il frontman dei Ninfeanera, una band alternative rock piuttosto affermata nel panorama milanese. Come hai deciso di voltare pagina e far partire la tua avventura da cantautore?
E’ stata una scelta dettata dagli obiettivi differenti che ci ponevamo nei confronti della musica. Io non amo viverla come la partitella a calcetto con gli amici del mercoledì sera, ma mi alleno sodo per migliorarmi. Il progetto solista è stato la naturale conseguenza di questo, sebbene gli ex Ninfea siano rimasti miei fratelli di sangue.
Hai da poco pubblicato il tuo primo EP “Io non ho paura” da solista. Come giudichi i primi risultati di questo progetto?
Sono molto felice, è un periodo di grandi novità e grandi stimoli per me, non vedo l’ora di farvi ascoltare tutto il disco!
Il 2018 è stato finora ricco di soddisfazioni per te. In particolare, hai vinto il contest 1MNext e hai avuto così la possibilità di suonare al concertone del Primo Maggio di Roma. Raccontaci la tua esperienza
E’ stata la realizzazione di un sogno, l’ho vissuta fin dal primo momento come esperienza di vita e mi sono goduto dal primo all’ultimo istante. Penso sia stato il più bel giorno della mia vita.
Qualche mese fa hai deciso di intraprendere una campagna di crowdfunding per la produzione del tuo primo album solista. Come ti è venuta questa idea? Che giudizio dai ai risultati ottenuti?
Coi Ninfea siamo stati una delle prime band in Italia a decidere di farlo parecchi anni fa e già a quei tempi avevo visto quanto la gente si fosse unita intorno a questa iniziativa. Per me, più che una necessità monetaria, è una bella idea per creare una “famiglia” intorno ad un progetto musicale. E’ tuttavia una strada che va intrapresa con molta intelligenza e meticolosità, non è una cosa semplice.
Tra qualche mese diventerai papà (Auguri!). Pensi che questo avvenimento, che sicuramente stravolgerà la tua vita, ti cambierà anche come artista?
Ogni avvenimento che porta cambiamento nella vita di una persona per me lo porta anche nell’artista, soprattutto in un progetto come il mio che vuole parlare in prima persona.
Penso che, tra poco, nella classifica dei più bei giorni della mia vita, il Concerto del Primo Maggio scenderà di un gradino.
Intervista a cura di Davide Lucarelli
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