In anteprima su Tutti giù Parterre il video di ZUIN
Hannah Baker
Gli effetti dell’amore come fosse una dolorosa malattia
Zuin è un progetto nato nel 2016 e da allora si ripromette il continuo racconto incessante di sensazioni vive sulla pelle.
Fin da subito per Zuin inizia un never-endig tour, chitarra e voce, che lo porta a suonare su palchi importanti e come supporter di artisti di punta della scena musicale indipendente italiana. Con l’etichetta VOLUME! pubblica tre singoli. Tutti i brani sono realizzati con la collaborazione artistica di Claudio Cupelli (produttore artistico e co-arrangiatore dei brani), e i tre singoli sono accompagnati dai relativi video in premiere su prestigiosi portali e raggiungono la TOP 20 della Indie Music Like, classifica di gradimento delle radio indipendenti italiane. Il 20 novembre esce Bianco (cantata in coppia con Daniela D’Angelo) che anticipa di qualche giorno l’uscita del disco d’esordio PER TUTTI QUESTI ANNI sempre con l’etichetta VOLUME!
Dopo “Monza Saronno”, il nuovo singolo è “Hannah Baker”, ovvero un personaggio, un simbolo, uno stato d’animo.
L’amore taglia in due; è un chiodo piantato tra le tempie, un freddo immane, è il caldo peggiore che tu possa subire. L’amore è una malattia, necessita cure mediche e dedizione. Di notte, di giorno, in ogni secondo è incollato sui vestiti, iniettato endovena, accovacciato nel substrato epiteliale senza vie di fuga se non la persona amata o, tuttalpiù se stessi.
Il videoclip racconta, con una delicatezza disarmante, la storia di un protagonista legato indissolubilmente al fantasma del suo amore perduto, un fantasma che dialoga con la coscienza del malcapitato, mentre lo stesso cerca spasmodicamente una soluzione per venir fuori dal suo profondo dolore, una medicina o un veleno, poco importa.
La bellezza ed il tormento divengono focus indiscussi durante tutta la durata del video che si conclude con la scelta definitiva. Il protagonista capisce che solo lasciandosi alle spalle i ricordi tutto può cambia colore, così decide di bere il liquido dal bicchiere in una volta sola, vuotandolo. A quel punto le immagini scompaiono e inizia forse la speranza di una nuova vita, da cominciare da solo, perché a volte la solitudine è l’unico modo per riscoprirsi.
Guarda qui il video
Articolo a cura di Giorgia Groccia
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